BaLab, ripartono i Laboratori Urbani
Si è finalmente riaperto il Laboratorio Urbano del complesso di San Domenico, l'occasione è stata la presentazione di BaLab, laboratorio creativo dell'Università degli Studi "A. Moro" di Bari. Presenti nella serata il sindaco Nisi, in rappresentanza del Comune di Noci, unitamente alla consigliera Barbara Lucia (delegata alle Politiche Giovanili), e per BaLab il prof. Ginanluigi De Gennaro (responsabile del progetto).
Dopo i saluti di rito, è spettato a Nisi introdurre e presentare proponimenti e obiettivi del nuovo corso dei Laboratori, ricordando Guglielmo Minervini ideatore del bando "Bollenti Spiriti" che con grande lungimiranza anni fa decise di investire sulle competenze e intelligenze dei giovani pugliesi. "Questo spazio - ha detto Nisi- presto ospiterà Porta Futuro uno sportello teso a facilitare di chi cerca lavoro, fondamentale per agevolare l'orientamento e le inclinazioni di ognuno. I giovani sono i protagonisti assoluti del presente e non del futuro".
De Gennaro ha invece rimarcato quelle che sono le finalità del progetto BaLab e al NOCI gazzettino ha dichiarato: "Siamo uno strumento di opportunità il BaLab è un laboratorio di contaminazione per l'imprenditorialità giovanile dove i ragazzi portando le loro idee si confrontano. Abbiamo ponderato la scelta di affidabilità di Noci e alla fine abbiamo con serenità deciso di scegliere Noci. A settembre porteremo a Noci un road show per presentare un bando per start-up, a ottobre organizzeremo un aperitivo dell'innovazione, a no embè organizzeremo una innovation week per le imprese del territorio alle quali i ragazzi potranno presentarsi e comunicare le loro idee a dicembre invece partiremo con una call for ideas".
Tanti gli appuntamenti cantierizzati dunque da BaLab che si propone come punto di contaminazione e creatività, punto di riferimento importante per studenti, laureati, dottorandi, imprenditori e giovani con l'obiettivo di favorirne incontri e sperimentare processi di innovazione attirando l'interesse di imprese locali.
Stefano Impedovo